Il programma mira a sviluppare un nuovo approccio per misurare l’impatto sociale e la performance dei centri di formazione professionale, a partire dallo stato dell’arte e dal modello creato da uno dei partner di progetto.
La novità dell’approccio si ritrova nel tentativo di sviluppare un sistema bottom-up che riassuma ciò che già è utilizzato nel campo della valutazione della performance e qualità per l’istruzione e formazione professionale, e che sposti l’attenzione sull’utilità sociale della stessa.
Questo significa collegare le rilevazioni della performance dell’IFP ad un concetto di responsabilità (e trasparenza) verso la società.
Lo scopo del progetto è di istituire un modello solido, condiviso e trasferibile per misurare l’utilità sociale dell’IFP, basato su un insieme specifico di indicatori qualitativi e quantitativi. La definizione di questi indicatori si baserà su ciò che ha già luogo nel campo dei sistemi qualitativi per l’IFP, sia ad un livello transnazionale (EQAVET, ISO), che nazionale (sistemi di accreditamento, modello AFPA).
L’OBIETTIVO
A partire da questa base vasta eterogenea e seguendo un solido e comprensivo approccio cooperativo, l’obiettivo del progetto è di arrivare alla definizione e alla sperimentazione di un modello comune, implementabile ed efficace che possa misurare l’utilità sociale di un ente di formazione professionale.
Per raggiungere i propri obiettivi, il progetto intende:
1) una DEFINIZIONE comune di utilità sociale,
2) un SET DI INDICATORI comune,
3) un SET DI CRITERI DI VALUTAZIONE comune,
4) un APPROCCIO STATISTICO COMUNE per raccogliere i dati
L’impatto potenziale dei risultati di progetto è perfettamente in linea con le priorità europee (“rendere l’IFP la prima scelta”, come dichiarato nella New Skills Agenda per l’Europa 2016) è potrebbe essere molto rilevante sia a livello locale che europeo. Contribuirà infatti a: